Continuiamo a parlare della roulette e, in particolare di un sistema molto interessante che si è affermato negli ultimi anni.
Questo sistema di gioco di cui vi stiamo per parlare, è in realtà di semplice applicazione, e deriva da un metodo più vecchio, che gli esperti conosceranno sicuramente sotto il nome di metodo di Nguyen.
Questo sistema, la “bella” copia e non le altre imitazioni, sottolineiamo, ha affrontato diversi test al computer, e produceva un’ottima serie di risultati, al punto tale che i casinò hanno dovuto vietarlo, altrimenti il giocatore diventava padrone del tavolo verde.
Questo metodo originario, in realtà, prevede numerosi colpi e, soprattutto, di seguire un gran numero di regole, ed è di difficile applicazione, in pratica non si può giocare a meno di non essere dei piccoli geni, dato anche la facilità con cui si può fare una mossa errata all’interno del procedimento.
Il sistema quindi è stato opportunamente semplificato, in modo tale da risultare più semplice da comprendere per il giocatore che lo vorrà utilizzare al tavolo.
In questo sistema, è bene dividere i compiti del giocatore in due fasi: una prima di attacco, che riguarda il momento in cui si comincia a puntare, mentre una seconda parte di chiusura, in cui finiscono le puntate.
Entrambe le fase devono essere coadiuvate dall’osservazione di grafiche espicative: in ogni caso, nell’attacco, bisogna osservare i quaranta numeri assortiti e ricavare con l’uso di tabelle i numeri su cui puntare, eliminando quelli vincenti.
Sempre seguendo le tabelle, si arriva a conoscere il termine esatto per far finire le puntate.
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